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Racconto breve: Nino

Pubblicato sulla rivista letteraria Tremila battute

La rivista lo ha accostato alla canzone dei C+C=Maxigross: Gioia

Buona lettura:

Nino

Il profumo di acqua che irriga i campi, il sole leggero che riscalda le piante ridandogli vita. Silenzio, il vento leggero che soffia pacato in una strada di campagna, si sente rumore di acqua che scorre, in lontananza, polvere e zagara.

Mi hai portato in questa strada,

il tuo amore mi hai negato.

Mi hai portato nella tua strada,

senza fiato mi hai lasciato.

L’amore perduto è come un ago nel cuore.

Ama,

amami ancora dolce amore.

Musica, un anziano in lontananza risale la strada, felice, sorridente, in groppa al suo scooter elettrico a quattro ruote. L’uomo ha due baffi bianchi poco curati; i suoi occhi felici puntano in avanti, verso la lieve salita che lo aspetta; attorno a lui, due cani, due chihuahua – uno bianco e uno nero, anche loro avanti con l’età, sorridenti si avvicinano incuriositi ai bordi della strada, odorano, in un punto, un fiore, e poi non curanti fanno pipì.

Mi hai promesso amore eterno,

e mi hai dato solo tormento;

dicevi di amarmi con il cuore in mano,

ora mi lasci senza sostegno.

Ritorna da me amore caro,

amore vero,

ritorna da me.

Non lasciarmi sola senza alcun calore

nel buio del tuo torpore.

Musica accompagna questo anziano signore, che sorride e risale la lieve salita; i due cani adesso si avviano in avanti spostandosi a destra della strada, l’uomo anziano, placido, si sposta anche lui da quel lato seguendo i due compagni nel loro trotterellare.

Ora si ferma, tocca una busta di plastica messa nella cesta anteriore dello scooter, al tocco la musica della radiolina cambia, i due cani sentendo il nuovo ritmo lo guardano felici, mostrando anch’essi un’aria dolce e pacata.

Il colore della gioventù dà sul rosa,

ma lo sappiamo tutti che non è una posa;

il colore della vita dà sul rosso,

ma non si ferma mai neanche su un dosso,

una salita,

una discesa,

il colore delle montagne è sempre verde,

non sai quando sale e quando scende.

Il colore della gioia dà sempre sul giallo

e si vede proprio quando ballo.

Inizia a camminare con questa canzone,

fermati solo con una ragione.

Inizia a sentire il profumo della pace

che dà sul bianco come chi ha una voce.

Mentre l’uomo cerca qualcos’altro, la musica cambia di nuovo, i due cani si allontanano da lui; quello dal pelo nero attraversa la strada con una discreta agilità nonostante gli anni, mettendosi ad annusare un’aiuola poco lontano, mentre il compagno chiaro, impossibilitato dagli acciacchi a muovere bene le zampe posteriori, si dirige verso la salita di qualche metro: nel muoversi sembra quasi danzare a ritmo di quella musica che accompagna l’uomo. C’è il suono quasi impercettibile dell’acqua che scorre e del vento che trasporta il profumo di zagara.

Sotto questo cielo blu tutto si acqueta.

Solo i raggi del sole si muovono verso la via.

Non aspettar l’ora più buia,

altro posto ti aspetta,

sui tuoi passi

trova la forza,

sulle tue gambe trova la felicità.

Musica accompagna questo anziano signore. Una macchina passa e si ferma nei pressi dell’uomo che continua a sorridere e farsi gli affari propri, mentre cerca, ancora, qualcosa nella busta di plastica.

I due cani ritornano a lui, adagio, senza troppe preoccupazioni, quando raggiungono l’uomo, uno di fronte e l’altro dietro lo scooter, si siedono contenti sull’asfalto, dando così la possibilità alla macchina di passare. Appena l’auto parte, i due cani riprendono il cammino sempre tranquilli. L’anziano richiude la busta e alza gli occhi, proprio sopra la sua testa un fiore di limone sbuca tra le foglie.

La felicità troverai alla fine della salita,

la felicità che tanto cercavi.

I due cani lo guardano, mostrando la lingua, lo attendono sfoggiando la solita tranquillità; l’uomo sorride e riprende la marcia accelerando con lo scooter, ma a passo lento, con in mano il fiore che porta con sé il profumo di zagara.

Una nuova vita dopo una salita,

una vita dietro un destino

primavera e cammino

l’amore per le cose,

l’amore e poi…

L’anziano scompare, sempre lentamente in lontananza nella salita, avvolto dalla luce del sole che va a imbrunire con lui i suoi compagni, due cani; in lontananza si sente la musica, ma piano piano anche lei scompare, lasciando posto al rumore di acqua che scorre, il vento tra le foglie che porta con sé la musica e l’odore di zagara.

Testo di Sebastiano Scordato

Prime correzioni Selene di Bella

Editing Stefania Marotta

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